Page 9 - Speciale Lanciano
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VIIGli abiti sono il frutto del lavoro della sartoria locale che si è ispirata ai di- pinti dell’epoca presenti sul territorio e ai modelli documentati dalla storia del costume, ogni anno le vesti sono ac- comodate o arricchite in base ai nuovi dettagli che emergono dagli studi storici e dalle risorse del momento. Spiccano le nobildonne con i capelli raccolti nel- le ciambelle, i corpetti stretti su lunghe gonne che cadono morbide, strascichi, ornamenti, particolari e gioielli impre- ziosiscono i costumi; gli uomini, meno fortunati, per l’occasione devono ade- guarsi alla calzamaglia e alla casacca, abiti più o meno sontuosi secondo il ceto sociale, catturano l’attenzione i grossi medaglioni dorati portati al col- lo dai nobili e dalle autorità. La sfilata avanza intervallata da pause che la- sciano spazio agli spettacoli itineranti: duelli, danze orientali, danze tradizio-nali affascinano il pubblico assiepato lungo i marciapiedi. Non mancano le performance degli Sbandieratori e Mu- sici di Lanciano nell’uniforme che porta lo stemma trecentesco della città con un’aquila reale nel centro, simbolo di potenza e precisione. Negli accesi co- lori rosso e giallo gli sbandieratori pro- pongono esercizi in cui i singoli offrono prova della loro maestria con più ban- diere, oppure si esibiscono in coppia o in squadra, il culmine delle coreografie è la torre: con un gioco di equilibrio, coordinazione e agilità, in piedi gli uni sulle spalle degli altri, le mani stringono le bandiere che sventolano in alto tra gli applausi del pubblico. Le loro esibizio- ni, sempre accompagnate dai musici, sono un contributo costante agli eventi della settimana. La spettacolarità della festa si declina anche nelle performan- ce di trampolieri e cantori, nel teatrinodei burattinai, nell’abilità dei giocolieri e nel fascino dei mangiafuoco di Rie- denburg, nella presenza di fate, gnomi e figure fantastiche che rallegrano le vie e gli slarghi del quartiere di Lanciano- vecchia, dove si tiene il mercato medio- evale internazionale. Qui, nei banchi al- lestiti, si trovano oggetti dell’artigianato locale e internazionale e cibi per tutti i gusti, è possibile assaggiare il gulash, ti- pico piatto della cucina ungherese, ma anche wurstel, crauti e prodotti culinari della tradizione tedesca e altre pietan- ze, secondo i paesi partecipanti. Non manca solitamente la bevanda degli dèi, l’idromele. Naturalmente fa da pa- drona la cucina locale con la pasta, la pizz’onta farcita e il dolce torcinello. Per assaggiare questi piatti è necessario, però, fare un salto al botteghino in piaz- za per cambiare la moneta corrente con le monete coniate nello stile medievale.Nella doppia pagina precedente:lo spettacolo delle bandiere incanta il pubblico in un’atmosfera di festa.A lato:le armature e i costumi dell’epoca accompagnano in un tuffo nel passato.In alto:i tamburi dei musici schierati guidano il volo delle bandiere.


































































































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