Page 5 - Speciale Lanciano
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IIIGiorgio di Visegrad, città ungherese ge- mellata con Lanciano e presenza con- solidata nella manifestazione, i cavalieri di Kisújszállás, sempre dall’Ungheria, e i Cavalieri della Città di Riedenburg dalla Germania. L’apertura delle fiere, che si tenevano a maggio e a settembre, vede- va il Mastrogiurato sfilare a cavallo per il Corso delle Bandiere con al seguito le autorità cittadine, gli amministratori dei feudi, i consoli dei paesi intervenuti, le personalità della città, i mercanti e il po- polo. Giunti sul luogo della fiera, il Ma- strogiurato ne annunciava l’apertura e dichiarava il regolamento che la gover- nava attraverso la lettura del bando. La rievocazione che ogni settembre rendeomaggio alla vitalità delle antiche fiere lancianesi è preceduta da spettacoli che animano la piazza del Plebiscito in attesa della cerimonia di investitura del Mastrogiurato. I colpi di spade dei cavalieri delle delegazioni straniere, i veli colorati delle danzatrici del ventre, i canti antichi del gruppo Magellensis, le esibizioni di Sbandieratori e Musici di Lanciano e dei paesi ospiti, Tamburi, Chiarine e Alfieri intrattengono il pubbli- co fino a quando il suono delle chiari- ne annuncia l’arrivo del Mastrogiurato. A vestire gli abiti dell’importante carica è una personalità scelta dal consiglio direttivo dell’Associazione, le caratte- ristiche necessarie sono l’origine lan-cianese o frentana e l’essersi distinti in un’attività in Italia o all’estero. All’arrivo in piazza il Mastrogiurato prende in cu- stodia le chiavi della città e pronuncia in latino il solenne giuramento, che recita: “Nel nome del Popolo di Lanciano e con i poteri a noi concessi dai Decurioni di questa Università, Noi Mastrogiurato, davanti a Dío e a tutti voi, giuriamo che amministreremo la Fiera di Lanciano e garantiremo la libertà di commercio con ferma autorità, con giuste sentenze ed ottimo discernimento. Faremo in modo che l’emporio dei Frentani, secondo il costume degli antenati, accolga beni- gnamente e generosamente le genti di ogni paese”.


































































































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