Pecorino di Atri o Liquirotta? Libri a chilometro zero o filati di canapa tinti con erbe di campo? Miele di acacia o pane alla canapa? C’è solo l’imbarazzo della scelta al Mercato Itinerante della Terra di Pineto, lo spazio utopico eppure concretissimo – che abbiamo raccontato nel dettaglio qui – messo in piedi da una piccola comunità di agri-cultori della provincia di Teramo nel nome e nell’esempio di Gabriele Marrangoni, chef del Borgo Spoltino di Mosciano Sant’Angelo (TE) prematuramente scomparso nel dicembre 2017, orgogliosi di basare il proprio lavoro sul rapporto di conoscenza e fiducia tra chi produce e chi mangia.
Dopo le prime esperienze dei mesi scorsi, segnate da una partecipazione sempre maggiore di cittadini desiderosi di apprendere un modo consapevole, sano, etico e piacevole di fare la spesa, saranno attivi tutta l’estate, dalle 18 alle 22, nelle domeniche 8 e 22 di luglio, 12 e 26 di agosto e 9 e 23 di settembre, sempre a Pineto e sempre in Piazza della Libertà.
Tra una nuotata in Adriatico – la spiaggia della Torre del Cerrano è lì a due passi – ed una passeggiata in montagna, andate a trovarli, scoprite la filiera cortissima e trasparente che lega le loro storie dalle colline teramane fin sulla costa, fatevi raccontare (e mostrare) cosa producono e, soprattutto, come nascono le loro creazioni. Perché un mercato che consenta a tutti di fare la spesa con prodotti locali e puliti, dove i bambini possano trovare spazio e tempo per loro con laboratori e letture sull’alimentazione e l’agricoltura, sarebbe davvero un peccato lasciarselo scappare.