Il piatto della nonna: la “molinara”
C’è chi li chiama maccheroni alla “mugnaia” chi alla “molinara” ma il gusto e la consistenza tipici di questo piatto richiestissimo in tutti gli agriturismi della Vallata del Fino sono sempre gli stessi. Nato dalla tradizione contadina, questo particolare tipo di pasta lunga veniva lavorato dalle massaie senza il classico matterello e cotto in acqua arrotolato in un unico “gomitolo” per poi essere condito con sugo di pomodoro reso più gustoso da un insieme di carni diverse. C’è chi fa risalire la genesi di questo piatto, che sarebbe stato gustato anche sulla mensa reale di Roberto D’Angiò, addirittura al 1340. Nel corso del tempo la “molinara” ha conosciuto fortune alterne: se fino alla seconda guerra mondiale fu snobbata dalla media e alta borghesia, negli anni Sessanta la ricetta fu rilanciata dalla signora Giuseppina Torretta, titolare dell’albergo Europa. Il successo fu sancito nel 1969, quando l’Accademia italiana della cucina nel “Primo festival interregionale della pasta asciutta” assegnò alla signora Torretta un diploma con medaglia per il piatto denominato “maccheroni alla molinara”.