L’enogastronomia abruzzese fra tradizione e innovazione. Piatti di sempre e tecniche di cottura moderne. Pastori resistenti e scienze gastronomiche. Tutto al Salone del Gusto e Terra Madre 2012 a Torino
Rispettando la consueta cadenza biennale, dal 25 al 29 ottobre prossimi Torino tornerà a rivestirsi dei colori e dei profumi del cibo buono, pulito e giusto proposto dalla nona edizione del Salone del Gusto e Terra Madre 2012, manifestazioni organizzate da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Cibi che cambiano il mondo sarà il tema della rassegna, che quest’anno vedrà riuniti per la prima volta in un unico grande evento gli espositori ed i produttori dei Presìdi italiani con le comunità mondiali del cibo di Terra Madre; la mela di Newton, l’immagine scelta come simbolo del cambiamento, un invito ad usare la testa nelle scelte alimentari di tutti i giorni, fondamentali per la nostra salute e quella del pianeta che abitiamo.
In attesa del calendario di attività parallele ed autonome proposte al pubblico direttamente nei propri spazi espositivi, la regione Abruzzo sarà presente in maniera significativa anche all’interno della programmazione generale (già disponibile sul sito www.slowfood.it), come sempre densa di Appuntamenti a Tavola, Laboratori del Gusto, Incontri con l’Autore, Lezioni a Teatro, conferenze e dibattiti, spalmati nell’arco dei cinque giorni e prenotabili fin d’ora. Si comincia giovedì 25 ottobre con un incontro sui Pastori resistenti, durante il quale si potranno assaggiare, tra gli altri, il canestrato di Castel del Monte ed i pecorini della comunità del cibo dei pastori dell’Appennino centrale abruzzese. In serata Niko Romito, bistellato chef del Reale Casadonna di Castel di Sangro, proporrà una cena con i piatti abbinati ai vini della Cantina Masciarelli, altra eccellenza della nostra terra. Il talentuoso chef abruzzese, che con Slow Food e con l’apporto scientifico dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha da poco avviato un’importante partnership didattico-organizzativa relativa alle attività del suo centro di alta formazione gastronomica, venerdì 26 ottobre sarà di nuovo on stage per una dimostrazione pratica che Dell’agnello abruzzese non si butta via niente, reinterpretando la razza allevata da Giulio Petronio nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con le sue tecniche di cottura moderne. Altra presenza importante alla kermesse torinese sarà quella di Peppino Tinari (che insieme al collega Romito darà vita a due interessanti lezioni sulla cucina senza sprechi dal titolo Il quinto quarto: un tesoro da scoprire, insegnando al pubblico del Salone l’arte del riciclo e del riuso con ricette gustose per il palato e buone per l’ambiente), chef del ristorante Villa Maiella di Guardiagrele, una stella Michelin e luogo dell’anima dell’enogastronomia regionale. Venerdì 26 ottobre si cimenterà con alcune razze bovine autoctone, esaltandone le diverse caratteristiche gustative e proponendole in assaggio con i vini di piccoli produttori. Sabato, invece, sarà la patata, uno dei prodotti più poveri in agricoltura, l’oggetto delle sue attenzioni, con la preparazione di due semplici ricette ottenute impiegando la patata turchesa del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e quella di montagna della provincia di Chieti; in abbinamento sarà servita una selezione di vini della Cantina Cataldi Madonna di Ofena. Infine, in questa edizione 2012 del Salone del Gusto, sarà possibile trovare tracce d’Abruzzo anche lungo La terza via: viaggio nella sostenibilità del vino, dove si andrà alla scoperta di storie, eccellenze e diversità enologiche in compagnia, tra gli altri, dei vini di Emidio Pepe, pioniere del biologico e biodinamico in quel di Torano Nuovo, in provincia di Teramo.
Appuntamento a Torino, dunque!
Ivan Masciovecchio