Testo a cura di Valentina Tenaglia
Li abbiamo incontrati qualche giorno fa nel corso di una degustazione di birre al Desmond Drew pub, e ora li incontreremo di nuovo al Febar (Festival della birra artigianale) del prossimo 18 luglio. Parliamo di Arrigo De Simone dell’abruzzese Desmond, e di Antonio Terzi del bergamasco Elav. Due birrai, entrambi con una passione smodata per la produzione brassicola artigianale, ognuno con la sua storia raccontata attraverso le luppolate birre proposte in abbinamento ai piatti sfornati dalla cucina di Virgilio Saggese. A guidare il pubblico nella degustazione di pietanze e boccali non poteva mancare Simone Cantoni, uno dei più grandi esperti italiani di birra nonché docente, degustatore ufficiale UionBirrai e superesperto Slow Food. Dei due produttori dice che: “Sono due appassionati del luppolo e due cesellatori ispirati da un’idea di armonia, elemento vincente del movimento birraio italiano”.
Il birrificio indipendente Elav ha aperto i battenti a Comun Nuovo nel 2010 e da allora, come dicono loro, ne è passata di birra sotto quell’impianto. La produzione infatti è esplosa sin dall’inizio fino ad arrivare ai quasi 300.000 litri prodotti nel 2013. Tutte le birre prodotte dal birrificio bergamasco sono ad alta fermentazione ed alta qualità, naturali, non filtrate e non pastorizzate, con una attenta selezione delle materie prime. A partire dall’acqua, che è quella naturale di Comun Nuovo, per finire ai lieviti sempre diversi e passando per i luppoli americani o neozelandesi (ma nei campi intorno al monastero della Val d’Astino è in progetto la coltivazione di luppolo biologico e di erbe officinali) e per i malti prevalentemente inglesi. La luppolatura a freddo (Dry Hopping), è alla base della produzione di molte birre Elav. Il risultato finale è una numerosa quantità di birre, diverse per stile, gusto e lavorazione. Noi ne abbiamo degustate tre: la Punk do it bitter, di ispirazione anglosassone, la Grunge Ipa, dal sapore amare e deciso e la Humulus, che prende il nome dal gruppo musicale ideatore della ricetta. Ha “giocato in casa” il birrificio Desmond, nato a Spoltore con l’idea di produrre birre con stili nordamericani, poco conosciuti in Italia e caratterizzati dalla facile bevibilità. Il nome rende omaggio al birraio Arrigo De Simone, nella versione nordamericana del suo cognome. Alla base della scelta produttiva c’è il rispetto per la legge, o meglio, per il decreto sulla purezza della birra sancito nel 1516 da Guglielmo IV Duca di Baviera il quale diceva che la birra, per essere definita tale, dovesse contenere solo acqua, malto, luppolo e lievito. Nella birra firmata Desmond, infatti, gli unici ingredienti presenti sono quelli dell’editto, con una attenta selezione di malti, luppoli e lieviti per ottenere il meglio in termini di qualità e per un risultato finale in armonia con la natura. Queste le birre in degustazione: la chiara e speziata Grano, la beverina Badaben, e la scura, amara e cremosa Pantera. In abbinamento alle birre, la cucina del Desmond Drew pub ha sfornato un antipasto composto da sfizioserie come la prugna con bacon, la polenta fritta, la bresaola di Black Angus, formaggi stagionati, morbide mousse e poi ancora gnocchi al sugo di capriolo, un sublime stinco affumicato a freddo con un mix di legni di sherry e melo e per chiudere una gustosissima cheescake al bicchiere. L’appuntamento ora è per il 18, 19 e 20 luglio nel piazzale antistante il birrificio Desmond con il Festival della birra artigianale dove, oltre alla padrona di casa e alla già citata Elav, si potranno degustare le birre del birrificio Math di Firenze, del Birranova di Bari, del Piccolo birrificio clandestino di Livorno e del Free Lions di Viterbo e le produzioni delle regionali Opperbacco e Leardi. Il tutto accompagnato da arrosticini, pesce fritto, porchetta e musica da Rino Gaetano a Capossela passando per il rock anni 50.
Per info: facebook.com/birrificiodesmond