Testo di Serena Tommasi
Foto di Maurizio Anselmi
La bocciatura dell’emendamento al decreto Cura Italia concernente l’uso dei voucher per le prestazioni lavorative nel settore agricolo, ha suscitato diverse reazioni. Il comparto si trova in stato di emergenza, data la mancanza di manodopera e a fronte di un raccolto estivo alle porte o già iniziato per le primizie. A mancare sarebbero anche gli strumenti normativi atti ad accelerare l’introduzione di personale nelle campagne, come suggerisce Confagricoltura .
Si pronunciano sull’emendamento bocciato in Senato Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione Abruzzo e assessore con delega all’agricoltura e Piero Fioretti, componente della Giunta regionale con delega al lavoro: “abbiamo sentito la necessità di sottoporre al Governo con una nota ufficiale la reintroduzione dei “buoni lavoro”, i cosiddetti voucher in agricoltura”. Tale reintroduzione assicurerebbe il raccolto oltre a fornire degli “strumenti d’integrazione al reddito alla popolazione attiva, anch’essa in forte difficoltà per il blocco totale della produzione in altri settori”.
La proposta aveva già sollevato l’opposizione dei sindacati per i quali il voucher è uno strumento che precarizza il lavoro oltre ad essere “lesivo della dignità dei lavoratori agricoli, che a maggior ragione in questo momento, dovrebbero vedere riconosciute le piene tutele contrattuali, oltre che le misure di sicurezza previste dal Governo” come affermano, in una lettera firmata congiuntamente, i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Furlan, Barbagallo e dai Segretari Generali di categoria dell’agroindustria Fai, Flai, Uila, Rota, Mininni, Mantegazza. Migliore strategia sarebbe proseguire nella stipula di accordi che introducano “misure di gratificazione economica per i lavoratori che restano in produzione”.
Ciò che pesa maggiormente sulla crisi del comparto però è l’assenza dei lavoratori comunitari stagionali. Si sta lavorando ad un “corridoio” che permetta ai lavoratori, provenienti soprattutto dalla Romania, di giungere in Italia. Allo stesso tempo il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova ha prorogato i permessi di soggiorno in scadenza dei lavoratori extracomunitari e la rete di organizzazioni Ero straniero chiede un provvedimento straordinario per il rilascio del permesso di soggiorno a fronte della stipula di un contratto di lavoro.
Sul tavolo delle proposte anche la possibilità di collocare nel settore agricolo, in via emergenziale, i lavoratori che ad oggi percepiscono sussidi, quali il reddito di cittadinanza o la cassa integrazione, senza che questo impiego faccia loro perdere i diritti acquisiti.