Di epoca romanica, edificata sopra un colle, poco distante il centro di Canzano e prospiciente la vallata del Vomano, si trova un tempio antichissimo nel cui interno si conservano cicli di affreschi attribuiti al maestro di Offida che, nonostante le sue mutilazioni è uno dei più affascinanti e vistosi d’Abruzzo. Un’autentica bellezza da visitare
La chiesa di San Salvatore, (dedicata anche a San Nicola di Bari) si trova fuori dal paese, dalla parte d’oriente, all’estremità d’uno sperone che si protende verso la vallata del Vomano. Il tempio risale al secolo XII a giudicare dalla facciata, dove nel portale si trovano esempi di arte romanica rappresentanti i simboli degli evangelisti: il leone alato, l’aquila, il toro anch’esso alato e l’angelo: i caratteri iconografici e stilistici delle sculture orientano verso la scultura padana della prima metà del XII secolo. Ma le caratteristiche dell’edificio portano a ritenere che sia tutto un prodotto dell’architettura padana di cui si conserva ancora gran parte della struttura. La chiesa per la sua architettura e le sculture che l’adornano, rientrava nell’ordine dei templi benedettini di cui è ricca la Valle Siciliana: San Giovani ad Insulam sul Mavone, Santa Maria di Ronzano, Santa Maria di Propezzano. L’interno è a tre navate. Le pitture a fresco, sono di epoche diverse, a partire dal trecento sino al cinquecento: si trovano sugli intonaci, lungo i pilastri quadrandolari e attorno sotto gli archi. Sono rappresentati vari sante e santi, con scritte in caratteri gotici. Interessantissimi i graffiti tracciativi dai fedeli e forse anche dalle soldatesche di passaggio. Le pitture sono belle, appaiono di una mano diversa da quelle che operarono in altri luoghi della provincia, con vaghe espressioni nei volti delle figure e buone tinte, delle quali alcune sono tuttora di mirabile freschezza. Il colore domante è il rosso, con bella combinazione di giallo e di verde. Opere realizzate nel tempo cui ha dato un significativo apporto il Maestro di Offida.