Venti percorsi enogastronomici legati ad altrettanti collegamenti ferroviari regionali per scoprire cibi e peculiarità del Belpaese attraverso i viaggi in treno. Stiamo parlando di Itinerari di pAssaggio, il progetto realizzato da Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e Slow Food Editore che è stato presentato nei giorni scorsi al Vinitaly di Verona alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, del direttore regionale Trenitalia Tiziano Baggio e di Carlo Bogliotti, direttore editoriale Slow Food Editore.
L’iniziativa vede il coinvolgimento di oltre 500 produttori, botteghe e ristoratori segnalati da Slow Food nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie, promuovendo al tempo stesso il consumo di eccellenze alimentari regionali, per la maggior parte a chilometro zero, attraverso l’utilizzo del treno, mezzo ecologico per eccellenza.
Scendendo da Nord a Sud, gli Itinerari di pAssaggio per i quali sono già disponibili le brochure informative sono: Aosta – Ivrea; Torino – Alba; Verona – Vicenza; Spotorno – Bordighera; Parma – Bologna; Pesaro – Ancona; Terni – Terontola; Ancona – Pescara; Roma – Albano; Napoli – Salerno; Bari – Brindisi. Entro la fine dell’anno, inoltre, saranno disponibili anche quelle relative alle tratte Trento – Bolzano; Udine – Trieste; Parma – Milano; Firenze – Viareggio; Campobasso – Isernia; Potenza – Melfi; Lamezia – Rosarno; Palermo – Messina; Cagliari – Sassari, che completeranno la collana.
La tratta che interessa marginalmente anche l’Abruzzo si compone di 16 fermate per un totale di 146 chilometri di gusto. Le località raggiunte sono Giulianova e Pescara. In merito alla prima, sono segnalati il ristorante La Stracciavocc e la pizzeria Spicchi d’Autore, mentre per quanto riguarda il capoluogo adriatico, meta finale del tragitto ferroviario, sono presenti l’alimentari Cicchelli, l’enoteca centenaria Don Gennaro, il birrificio Leardi e la pasticceria Caprice. Focus, inoltre, sul brodetto di pesce – «indiscutibilmente il piatto simbolo del medio versante adriatico, e non c’è località tra Ancona e Pescara che non ne preveda una versione più o meno diversa dalle altre» – e su fiadoni e cagionetti.
«Da trent’anni Slow Food Editore cura, grazie all’aiuto dei membri dell’associazione, una mappatura del territorio italiano – ha dichiarato Carlo Bogliotti – con i migliori indirizzi in cui mangiare, bere e fare acquisti enogastronomici. Il tutto secondo la filosofia di Slow Food, ovvero nel rispetto di una qualità che si declina con i tre aggettivi buono, pulito e giusto. Una qualità assoluta, anche in termini ecologici e socioeconomici. Questa ricchezza di osterie, cantine, botteghe, piccoli produttori, costituisce il meglio di un’Italia che si muove lentamente, mostrando la bellezza delle province con grande capacità di rispettare le tradizioni, i luoghi in cui è inserita, l’importanza che rappresenta anche a livello internazionale. Il progetto con Trenitalia è dunque scaturito in un modo che possiamo definire naturale».